Prodotto
- “DIAMOND K” pedalò del ventunesimo secolo
Il cliente
Verzellesi è un’azienda leader nello stampaggio rotazionale per la produzione di cisterne e particolari in polietilene, specializzata in prodotti per l’industria e l’agricoltura.
L’alta reputazione del marchio nei settori di competenza insieme a standard qualitativi impeccabili stanno contribuendo a generare richieste da parte di altri mercati.
Ne è un esempio l’azienda Aquablue Srl, che ha chiesto a Verzellesi di sviluppare e produrre una versione economica e compatta della loro linea Diamond, un pedalò caratterizzato da un design curato e con tutti i requisiti tecnici per la realizzazione in polietilene. La progettazione del quale è stata affidata a Project.
La scelta del software
Per questo lavoro abbiamo utilizzato Catia v5, il miglior software sul mercato per la modellazione superficiale, nonché il più adatto alle particolari geometrie da costruire. Catia, infatti, è capace di supportare i diversi stadi della vita del prodotto: creazione, design (CAD), produzione (CAM) e analisi (CAE).
Partendo da un attento benchmarking dei prodotti già esistenti sul mercato di riferimento, abbiamo sfruttato le potenzialità di Catia V5 per sviluppare in 3d i modelli di design specifici e di tutte le parti rilevanti per l’impatto di design privi di dettagli meccanici. Successivamente abbiamo sviluppato e ingegnerizzato il prodotto tenendo conto delle esigenze tecniche/funzionali e delle necessità produttive e industriali, con il loro potenziale impatto sul design.
Uno studio che dapprima si è concentrato su forme, dimensioni ed ergonomia del pedalò per rispondere ai requisiti di design, costi e impilabilità; quindi si è incentrato sulla forma degli scafi, per garantire buon bilanciamento e navigabilità, simulando varie condizioni di assetto con una e due persone a bordo e considerando un peso minimo e un peso massimo del carico.
Quindi, la fase di ingegnerizzazione del prodotto, attraverso un’analisi FEM preliminare per verificarne le criticità già in fase di progettazione: questo ci ha permesso di verificare e migliorare la qualità del prodotto, per garantire gli elevati standard qualitativi che, insieme all’affidabilità, distinguono da sempre il marchio Verzellesi.
Infine, il processo è stato completato con l’industrializzazione dei particolari, tenendo conto delle esigenze tecnico/funzionali per la produzione dei pezzi in polietilene rotoformato, cercando di ottimizzare il costo degli stampi necessari alla produzione.
Con una dettagliata analisi FEM finale è stata elaborata tutta la documentazione tecnica per la realizzazione dei primi prototipi (tavole quotate di assiemi e particolari); così come immagini e video renderizzati hanno fatto apprezzare maggiormente al cliente design e forme dell’oggetto progettato e industrializzato.
Il progetto
Le richieste del committente erano chiare e precise:
- un design su family feeling dell’attuale Diamond;
- un prodotto che, oltre al design, integrasse tutte le necessità produttive, industriali e con tutti i dettagli tecnici per essere realizzato in polietilene rotazionale;
- dimensioni compatte e impilabilità dei pezzi, per ottimizzare i volumi e la trasportabilità in containers;
- costi contenuti e peso massimo del prodotto;
- integrazione di optional;
- forma degli scafi che garantisse buon bilanciamento e navigabilità.
Recepite tutte le esigenze abbiamo proposto alcuni concept in grado di soddisfarle; quindi la committenza, tra i bozzetti, ha scelto quello che a loro giudizio poteva ottemperare al meglio performance e posizionamento sul mercato. A questo punto è partita la fase di industrializzazione del nuovo design con la tecnologia Verzellesi.
Il risultato
Lo sviluppo del progetto DIAMOND K ha soddisfatto pienamente gli obiettivi di Verzellesi e Aquablue, sia in termini estetici che qualitativi. Il pedalò Diamond K, infatti, è caratterizzato da un design di linee fluide e moderne, realizzato in polietilene PEHD avente un’elevata resistenza tecnica con un peso contenuto.
Molto apprezzata la possibilità di sovrapporre un pedalò con un altro capovolto e ruotato di 180°, compattandone così l’impilaggio: in questo modo, si offre la possibilità di massimizzare il trasporto, riducendone i costi. Dalle prime prove in acqua, infine, si è evidenziato un’asseto perfetto con un’ottima velocità di navigazione.